Giuseppe, detto “Beppe”, Bartolucci, maestro del pensiero critico in ambito teatrale, scrittore raffinato, partigiano e fondatore della Postavanguardia, aveva 73 anni quando nel 1996 ha creato un grande vuoto nel mondo teatrale che s’interroga sulla contemporaneità.
A Fratte Rosa, piccolo comune delle Marche pesaresi dove è nato nel 18 agosto 1923, si è avviato un archivio che non intende essere solo un luogo di memoria documentale ma un punto d’osservazione sulle mutazioni culturali in atto.
Si è realizzata la “Stanza di Beppe” che può diventare un punto di riferimento non solo per studiosi e ricercatori dell’ambito teatrale ma anche per chi cerca ispirazione da un maestro dello sguardo, interrogandosi sui temi dell’innovazione culturale.
Beppe Bartolucci negli anni Sessanta scriveva per “L’Avanti” per diventare poi condirettore dello Stabile di Torino e in seguito responsabile del Teatro Scuola a quello di Roma. È alla metà degli anni Settanta con la creazione della tendenza della Postavanguardia che si connota il suo ruolo di propulsore teatrale con rassegne e progetti di ampio respiro culturale come quello che anticipò i temi del postmoderno, nel 1980, con “Paesaggio Metropolitano” alla Galleria d’Arte Moderna di Roma. Più di una generazione di autori e spettatori deve a lui un’“educazione sentimentale” al teatro: al teatro che cerca e che si misura con la contemporaneità. Con lui è scomparso un approccio militante all’idea stessa di superamento teatrale. Tra i tanti, tantissimi libri e saggi critici, si ricorda: “La scrittura scenica” (Lerici 1969); “Teatro-corpo-immagine” (Marsilio 1970); Il vuoto teatrale, Marsilio 1971; “Il gesto teatrale” (Electa 1980); tutta la serie del periodico “Teatroltre” (Bulzoni).
La Memoria dell’Avanguardia
Lunedì 22 aprile 2024 alla Stanza di Beppe per ricordarne i cent’anni.
Ricordare i cent’anni dalla nascita, a Fratte Rosa, di Beppe Bartolucci, fondatore della PostAvanguardia, in un archivio che contempla l’Innovazione. Un evento nell’ambito di “Pesaro. Capitale italiana della cultura”. A Fratte Rosa, piccolo comune delle Marche pesaresi dove è nato Beppe Bartolucci nel 1923, il critico che ha promosso la Postavanguardia teatrale, è stato realizzato un piccolo archivio definito la “Stanza di Beppe”. E’ uno spazio da non intendere solo come luogo di memoria documentale ma punto d’osservazione sulle mutazioni culturali in atto. E’ l’occasione per impostare un’attività sulla Memoria dell’Avanguardia e al contempo sviluppare un Osservatorio sull’Innovazione e sulle Transizioni ecologiche e digitali. In relazione agli eventi nell’ambito di “Pesaro, Capitale italiana della cultura” si svolgeranno queste azioni:
Lunedì 22 aprile
ore 18, Sala del Consiglio Comunale “Vittoria”
Incontro pubblico con Carlo Infante e Gaia Bartolucci promotori dell’Archivio Bartolucci sulla Memoria dell’Avanguardia e sullo sviluppo della piattaforma web sulla Stanza di Beppe. Un momento a cui seguirà il talk-evento su un libro che vede la figura di Beppe Bartolucci come focus importante. Si tratta di Performing Media – un futuro remoto. Il percorso di Carlo Infante tra Memoria dell’Avanguardia e Transizione Digitale, libro/librido edito da Editoria & Spettacolo (2022), a cura di Gaia Riposati e Massimo Di Leo. Parole e idee “in proiezione” in una conversazione innervata di repertori video (su momenti significativi, performance e installazioni, dell’avanguardia e dell’innovazione digitale) un dialogo a tre, soluzioni di Realtà Aumentata, e con molti echi, ascoltati da un’intelligenza artificiale che finirà con il dire la sua. Si partirà poi in walkabout per continuare la conversazione e la riflessione peripatetica allargandola al confronto con tutti i partecipanti, intrecciando le parole all’espressione del genius loci marchigiano. Leggi tutto “Beppe”